Gabriele Borsato è un artista di Trevignano, in provincia di Treviso.
Il suo esordio ufficiale in campo discografico avviene nel 2011, con
“Dimmelo Tu”, brano disponibile su tutti i digital store, artisticamente prodotto da Alchemystudio e rieditato dalla Sorridi Music di Jo Conti nell’agosto 2020 e selezionato per le prime fasi online del Festival di Sanremo Giovani 2011 (esibito il 17/02/11 in Piazza Colombo, a Sanremo). Nel 2020, poi, viene alla luce anche il suo brano “Eccoti qui” (distribuito da SPC sound) nell'ambito della “Christmas Special Voice Compilation”.
Successivamente, nel gennaio 2021, esce il singolo “Segnal”, brano di
respiro internazionale, (distribuito in esclusiva mondiale dalla Rehegoo, una etichetta londinese) in cui il Maestro Diego Basso dirige l'Orchestra Ritmico Sinfonica Italiana ed artisticamente prodotto dal Maestro Francesco Sartori, in occasione della realizzazione del cd “Corde Libere 2013”.
L’inesauribile energia del musicista e la sua voglia di mettersi in gioco, lo portano a partecipare a Casa Sanremo, con il brano “Per Te”
(SPCsound).
Tra le varie esperienze importanti per la sua crescita artistica e
personale, spicca l'approdo nella prestigiosa finale della 33esima
edizione del Sanremo Rock.
Selezionato tra oltre 10 mila partecipanti, infatti, Gabriele sale sul palcoscenico con “Crescendo”, brano che racconta il suo vissuto, in una prospettiva futura, nato quando diviene padre per la seconda volta e si trova ad affrontare nuove sfide.
"Non bisogna mai porsi dei limiti, ma cercare di puntare sempre alto, senza lasciarsi abbattere."
Estate 2022
“L’amaro che mi resta” canzone che racconta un certo tipo di solitudine.
Uscito il 15 giugno 2022, è il brano di passaggio tra la musica fatta
finora e quella a cui sta lavorando per le prossime pubblicazioni.
“Sei bella così”, l’estate, il mare, da portare tutto dentro.
Uscito 5 luglio 2022, è un brano totalmente dance, in cui le situazioni
che si intrecciano durante l’estate, tornano sempre nei propri ricordi.
2023 “Online”, questo nuovo modo di comunicare ed interagire con le altre persone, in questi anni vigliacchi di pandemia e ipocrisia, descrive la voglia di poter comunicare con l’interlocutore dall’altra parte, che seppure sia collegato, online appunto, non invia alcun segnale. È la voglia di comunicare ad ogni costo. Cambiando completamente il punto di vista, “Online” mette in evidenza la necessità di sentire ancora palpitante chi non c’è più, e ci si affida all’ultimo accesso, all’ultima foto, all’ultima speranza, che i social in fondo ci permettono di vivere, in un mondo sempre più liquido, in questo etere cosmico e comunicativo.